In questo articolo cerco di riassumere alcune mie ricerche nel campo dell’insegnamento del disegno ai bambini. Mi rendo conto, anche a partire della mia propria esperienza come allieva, che potrebbero essere applicate in un intorno adulto se messo nell’ambiente e predisposizione alla libertà e al fare senza aspettarsi un giudizio.
Parleremo del DISEGNO COPIATIVO o quello di DECORAZIONE e parleremo del DISEGNO CREATIVO, come due approcci diversi all’attività di disegnare. Questo testo prende spunto del metodo Montessori che, insieme al metodo Steiner della scuola antroposofica, sono due dei miei riferimenti per i laboratori d’Arte che propongo ai ragazzi di scuola elementare.
Il DISEGNO COPIATIVO o quello di DECORAZIONE
E’ ispirato direttamente delle cose viste.
Si parte dell’azione di copiare le forme geometriche da un album utilizzando il righello, il compasso e seguendo le indicazione scritte accanto a ogni figura. E’ così che i bambini apprendono molte particolarità relative alle forme geometriche: lati, angoli basi, centri, mediane, raggi, diametri, settori, segmenti, diagonali, apoteme, circonferenze, perimetri, ecc.
Questo tipo di disegno viene fatto sui fogli bianchi.
In una seconda fase si riproduce la forma geometrica in un altro tipo di carta colorata utilizzando inchiostri di ogni colore e con porporina oro e argento. Su queste nuove forme si applicano decorazioni fatte a penna o acquerello. Il motivo decorativo è scelto o inventato dai bambini. A nutrire l’immaginazione estetica del bambino serve l’osservazione diretta della natura (fiori e loro parti, polline, foglie, sezioni di stelli osservati a microscopio, semi di piante, conchiglie, insetti, ecc). Inoltre essi hanno a disposizione disegni artistici, collezioni di fotografie riproducenti opere d’arte, e i famosi album di Haeckel: “Le forme artistiche della natura” che tanto interessano e incantano i fanciulli.
Il disegno occupa per molte ore il fanciullo: tanto che si coglie questo tempo per le letture, e quasi tutta la storia è appresa durante questo mite lavoro di copia o di semplice decorazione, così adatto alla concentrazione del pensiero.
Questo tipo di disegno copiativo e di decorazione ispirato direttamente nelle cose viste; la scelta dei colori per la riempitura di figure geometriche o per piccoli e semplici disegni che servono a rilevare il centro o un lato della figura: l’atto meccanico di stemperare un colore, di sciogliere la porporina, o di confrontare una serie d’inchiostri, quello di temperare un lapis, di orientare un foglio di carta, di determinare per tentativi l’apertura di un compasso, è tutto un complesso lavoro di pazienza, di esattezza, ma che non richiede grande concentrazione intellettuale. Esso è perciò un lavoro di costanza più che d’ispirazione, dove la facoltà dell’osservazione di ogni particolare per una riproduzione esatta ordina e riposa la mente, più che metterla in moto per i suoi lavori associativi e creativi. L’individuo è incatenato dalle mani, più che dalla mente: ma anche la mente è trattenuta da queste occupazioni in modo ch’essa non può partire pel mondo dei sogni.
Sono riunione tranquille di lavoro, dove i fanciulli occupano solo una parte di sé ma tendono l’altra parte verso qualche altra cosa. Allora questo è il tempo scelto per favoleggiare, per ricrearsi in letture amene, è il tempo delle audizioni di lettura di ogni genere.
I bambini prendono un interesse profondo alla lettura: ciascuno occupato insieme del proprio disegno e dei fatti che si descrivono, sembra generalmente che trovi nell’una occupazione l’energia per perfezionare l’altra. L’attenzione meccanicamente data al disegno, trattiene la mente della fantasticheria e la rende capace di assorbire completamente la lettura: d’altro lato il piacere che infiltrarsi a poco a poco in tutta l’anima per la lettura sembra dare nuova energia alla mano e all’occhio: le linee diventano esattissime, il colorito delle figure si raffina.
DISEGNI CREATIVI
Durante la composizione di un disegno creativo, come durante il disegno dal vero, il bambino è profondamente e totalmente concentrato: tutta la sua intelligenza è presa, e sarebbe incompatibile, durante tal genere di disegno, ogni lettura istruttiva.
Il metodo Montessori utilizza degli incastri geometriche che sono in rapporti tra di loro e si prestano a bellissime combinazioni, che poi i bambini delineano sopra un foglio di carta. Questi incartri talvolta riproducono alcune decorazioni classiche che si ammirano nelle grande opere classiche italiane, come in quelle di Giotto nell’arte fiorentina. Allora quando i bambini cerano di riprodurre con gli incastri le decorazioni classiche della collezione di fotografie, sono portati a una osservazione minuziosa, che si può considerare come un vero studio artistico. I rapporti tra le proporzioni delle varie figure sono da essi gustati in modo che l’occhio si forma ad apprezzare l’armonia.
Un godimento superiore come quello estetico comincia così fin dall’infanzia a trattenere le anime nei livelli più nobili e più alti.
DISEGNO LIBERO – DISEGNO DAL VERO
Tutti i precedenti esercizi sono ‘formativi’ per l’arte del disegno: eseguire un disegno geometrico, la preparazione all’occhio di apprezzare le armoniche proporzioni tra figure geometriche, l’abitudine ad osservare minutamente gli oggetti naturali.
Si può dire che il metodo che educa insieme l’occhio e la mano e abituando ad osservare e ad eseguire i lavori con grande costanza, prepara i mezzi meccanici per il disegno; mentre l’anima lasciata libera di elevarsi e di creare è pronta a produrre.
E’ formando l’individuo che lo si prepara a quella manifestazione meravigliosa dell’anima umana, che è il disegno. Saper vedere il vero nelle forme dei colori nelle proporzioni. L’ispirazione poi è cosa individuale. Solo la formazione dei meccanismi e la libertà dello spirito possono portare a tanto, ovvero lasciandoli liberi nel misterioso e divino lavoro di riprodurre le cose attraverso il proprio sentimento.
Il disegnare diventa allora un bisogno di espressione come il parlare, quasi ogni idea cerca di esprimersi nel disegno: e lo sforzo nel perfezionare tale espressione è del tutto simile a quello che fa il bambino per perfezionare il proprio linguaggio per vedere tradotto nella realtà il pensiero della mente. Questo sforzo è spontaneo; e il vero maestro di disegno sta nella vita interiore che si svolge, si affina e cerca poi irresistibilmente di nascere e di esistere al di fuori con qualche opera esteriore.
Si comincia ad avere il disegno libero quando si ha un fanciullo libero, libero di creare e di esprimere.
La preparazione sensoriale e manuale al disegno non è che un alfabeto; ma senz’esso il bambino è un analfabeta che non può esprimersi.
Tutte le espressioni psichiche acquistano valore quando acquista valore la personalità interiore con lo svolgersi dei processi formativi.
Bisogna dare un occhio che veda, una mano che obbedisca, un’anima che mediti, per dare il disegno: e in ciò deve concorrere tutta la vita. Ecco perché è con la vita stessa che ci si prepara al disegno; ma fatto questo è la scintilla interna che fa il resto.
I nostri bambini nella loro formazione in rapporto al disegno sono “osservatori” del vero, sapendo nel vero rilevare le forme e i colori.
Ciò che ha portato un notevole aiuto al disegno è stato lo studio delle scienze naturali. Analizzare gli elementi di cui è composto per esempio un fiore, lo stelo, le foglie, i petali, gli stami, il pistillo portano in modo naturale all’ingresso in due espressioni: disegno e composizione, un gioioso ingresso nei recessi della scienza.
In questo caso, i bambini analizzando alcuni elementi della natura anche al microscopio a piccolo ingrandimento, disegnavano tutto ciò che vedevano. Il disegno sembrava essere il naturale compimento delle loro osservazioni.